Se siete alla ricerca di un’esperienza dalle grandi emozioni, c’è un’opportunità che mi sta particolarmente a cuore: il cicloturismo in Marocco. Il Marocco, d’altronde, offre paesaggi mozzafiato e un’incredibile varietà di ambienti, perfetti per essere esplorati in sella a una mountain bike.
Naturalmente, è bene rammentare che l’organizzazione di un viaggio in bicicletta in Marocco richiede un po’ di pianificazione. Tuttavia, vi assicuro che ne vale assolutamente la pena!
Proviamo a strutturarlo insieme!
Il periodo migliore per fare cicloturismo in Marocco
La prima cosa che dobbiamo considerare quando si pianifica un’esperienza cicloturistica in Marocco è il periodo migliore per partire. Personalmente consiglio la primavera o l’autunno, quando le temperature sono più miti e il clima è ideale per pedalare, soprattutto se tra le tue tappe ci sono le città imperiali, la costa e l’Alto Atlante.
Se invece il tuo obiettivo è quello di fare cicloturismo nel deserto, il mio consiglio è quello di andare in inverno. Meglio invece evitare l’estate, perché il clima è troppo torrido in tutto il Paese, rendendo la tua esperienza di viaggio molto faticosa.
In quale zona del Marocco fare cicloturismo?
Una volta che avete scelto la data, bisogna decidere quale zona del Marocco volete esplorare a bordo della vostra bici.
Come ho già avuto modo di precisare qualche riga fa, il Paese offre una varietà incredibile di paesaggi: potete infatti visitare le montagne dell’Atlante e le dune del deserto, le città imperiali e le coste atlantiche. Ognuna di queste aree ha il suo fascino irresistibile e offre esperienze ciclistiche diverse.
Se però siete alla vostra prima esperienza con il cicloturismo in Marocco, vi consiglio di iniziare con l’esplorazione delle città imperiali, scegliendone alcune. Se invece amate il mare, potete programmare un bellissimo viaggio lungo il litorale del Mar Mediterraneo, come quello tra Tangeri e Nador.
Come prepararsi al cicloturismo in Marocco
Stabilito il periodo e le tratte, non rimane altro da fare che preparare la vostra bicicletta. Cercate di organizzarvi con una mountain bike robusta, adatta a diversi tipi di terreno e a strade che non sempre sono in ottime condizioni. Assicuratevi di fare un check-up completo del mezzo prima di partire e portate con voi un kit di riparazione base.
A proposito di bagagli da portare con sé, gli accessori dipendono essenzialmente dal tipo di viaggio, dal periodo e dalla località. In generale, viveri e bevande di necessità, abbigliamento tecnico adatto e un buon casco rappresentano il must.
Come approcciare al cicloturismo in Marocco
Una volta pronti per il viaggio, cercate di godervi al meglio questa esperienza e di approfittare dell’esplorazione che ne deriva, con particolare riferimento all’approccio culturale. Il Marocco è infatti un Paese ricco di tradizioni e usanze affascinanti: al fine di immergersi in esse con il giusto rispetto, è bene informarsi preventivamente sulle abitudini locali prima di partire. In questo modo il vostro viaggio non sarà solamente un’avventura sportiva, ma anche un’incredibile esperienza di arricchimento personale!
Dove soggiornare durante il cicloturismo
Per quanto concerne poi l’alloggio, ricordo che il Marocco offre una vasta gamma di opzioni. Nelle città potete ad esempio trovare degli affascinanti e tradizionali riad, mentre nelle aree rurali ci sono zone per il campeggio. Un po’ ovunque troverete dei bed and breakfast o delle case funzionali all’accoglienza dei turisti. La scelta dipenderà ovviamente dal vostro itinerario e dalle vostre preferenze personali.
Quanto è pericoloso viaggiare in Marocco in bici?
Molte persone mi domandano quanto sia pericoloso viaggiare in Marocco in bici. Ebbene, la mia esperienza mi porta a suggerirti che il Marocco è un Paese molto più sicuro di quanto si possa pensare, e che in tutta la zona del Nord Africa è probabilmente quello meno rischioso, anche se lo si vuole attraversare in bici.
Nel Paese, infatti, il livello di microcriminalità non è mai elevato, fatta eccezione per alcune zone, come le periferie dei grandi centri cittadini, similmente – peraltro – a quanto potrebbe avvenire in alcune città italiane o europee.
Lo stesso si può ben dire per quanto concerne le esperienze nelle zone più distanti dai centri urbani, come le aree dell’Alto Atlante: qui è molto frequente che berberi, pastori e bambini chiedano qualcosa ai cicloviaggiatori (come una sigaretta o un dirham), ma le richieste non sono mai troppo invadenti e, soprattutto, è sempre presente un atteggiamento rispettoso. Anzi potreste trovare anche ospitalità e alloggio in qualche famiglia.
In ogni caso, invito a non sottovalutate l’importanza di stipulare una buona assicurazione di viaggio che copra anche le attività sportive. È infatti sempre meglio essere preparati a ogni evenienza, soprattutto quando si intraprende un’avventura in bicicletta in un Paese straniero.
Insomma, a margine di quanto sopra brevemente condiviso, desidero ricordare che organizzare un viaggio in bicicletta in Marocco non è un compito impossibile come molte persone sono portate a pensare: con un pizzico di pianificazione e di consapevolezza è infatti possibile arrivare a godere di un’esperienza emozionante, come quella che vi porterà a pedalare attraverso paesaggi mozzafiato, incontrare persone nuove e immergervi in una cultura affascinante ripagherà ampiamente tutti i vostri sforzi.
Consiglio sempre di essere aperti alle nuove esperienze, di rispettare la cultura del luogo e di essere pronti ad adattarsi alle situazioni impreviste: con questi piccoli requisiti di base, il Marocco non disdegnerà certamente di ripagarvi con la sua bellezza e la calorosa ospitalità del suo popolo.
Fatemi sapere come è andata!