Turisti rispettosi: il galateo per approcciarsi alla cultura marocchina

Un bravo viaggiatore sa bene quanto sia importante conoscere le culture che lo ospiteranno durante la sua vacanza. Ogni popolazione ha usi e costumi più o meno differenti, per questo è buona premura conoscere tutte le sfumature culturali per vivere un viaggio nella maniera più rispettosa e aperta possibile.

Quando si organizza un viaggio, i turisti scelgono l’itinerario, i luoghi da visitare, cercano i posti in cui mangiare e gli alloggi, gli eventi in zona a cui partecipare. Ma il turista rispettoso che vuole “viaggiare informato” – per citare il famoso servizio di informazione italiano su traffico e sicurezza stradale – prima di partire, riempie il suo bagaglio di consigli che gli permetteranno di avvicinarsi davvero a una nuova cultura con il dovuto riguardo che merita.

Questo è importante soprattutto per chi viaggia nei paesi arabi, le cui usanze sono molto rigide per alcuni aspetti e differenti da quella italiana. Il Marocco è forse uno dei Paesi più tolleranti, ma pur sempre di cultura araba.

In questa guida conosceremo meglio la cultura marocchina, a cui ci si deve approcciare nel rispetto dei loro usi e costumi in modo da evitare comportamenti ritenuti scorretti e offensivi.

Viaggio in Marocco: alcuni consigli su come comportarsi

In Marocco si respira in ogni angolo l’autenticità e i colori della vita della sua popolazione, figlia di una cultura millenaria forgiata da tradizioni e religione. Il grande fascino che rende il Marocco un luogo unico attira ogni anno sempre più turisti provenienti da tutto il mondo. Ma solo chi non viaggia con voracità e ama gustare ogni attimo, diventa un turista rispettoso che vuole immergersi nelle usanze e nei costumi della cultura marocchina.

Il viaggio è un’esperienza che ci si porta dentro per tutta la vita, e qualche gaffe può essere simpatica da raccontare agli amici, ma meglio non “macchiarsi” di cattiva educazione o di mancanza di rispetto. Non conoscere alcune regole comportamentali – anche se in alcuni casi si tratta di convenzioni socioculturali – potrebbe offendere la popolazione locale, e questo non è mai cortese quando si è ospiti a casa di qualcuno.

Come vestirsi in Marocco

Lo stile di abbigliamento della tradizione marocchina è basato su tradizionali abiti lunghi e coprenti (djellaba o dishdasha) indossati sopra i pantaloni per gli uomini, e abiti lunghi e colorati (caftano o boubou) per le donne, che portano i capelli raccolti e coperti con il velo. Allo stesso modo, sarebbe opportuno che i turisti indossino vestiti coprenti, abiti modesti e larghi e con le spalle coperte, soprattutto quando si visitano le aree rurali o le moschee.

Cotone o lino i tessuti consigliati per stare più freschi. Molto meglio se donne e uomini coprono anche braccia, gambe e testa. Non bisogna dimenticare mai di portare un cappello o una sciarpa con cui ripararsi dal sole.

Canottiere e pantaloncini corti, sia per gli uomini che per le donne, in Marocco sono considerati un insulto al buon gusto dalle persone più anziane o tradizionaliste.

Un particolare per le donne: meglio evitare di indossare i pantaloni corti anche se questa non è una rigida regola e nessun autoctono vi criticherà. Ma non dimenticate di mettere in valigia gonne morbide e colorate, pantaloni larghi o vestiti lunghi almeno fino al polpaccio.

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Come comportarsi nei mercati in Marocco

Nei mercati marocchini, i famosi souk, con il Grand Socco di Tangeri e il Souk Semmarine di Marrakech tra i più visitati, si pratica la contrattazione sul prezzo dei prodotti scambiati. In qualsiasi mercato tradizionale del Marocco vi recherete, se non contrattate con il venditore il prezzo di prodotti di artigianato locale, frutta e verdura, tessuti, spezie e abbigliamento, vi state comportando in maniera offensiva. Attenzione, però, a non esagerare: chi contratta troppo, sminuendo il valore della merce, viene considerato un maleducato.

Come visitare una moschea

In Marocco non è consentito l’ingresso alle moschee ai turisti: l’unica visitabile ai non musulmani, è la moschea di Hassan II a Casablanca. Come per qualsiasi altro luogo di culto, bisogna tenere un comportamento rispettoso delle regole e delle tradizioni antiche.

Nelle moschee gli uomini e le donne devono vestirsi in maniera decorosa (pantaloni almeno sotto al ginocchio e maglia almeno a maniche corte per gli uomini, abito che copre gambe e braccia). Inoltre, le zone destinate alla preghiera sono separate per sesso.

Se dentro la moschea si stanno svolgendo preghiere o cerimonie religiose ufficiali, l’ingresso è vietato ai turisti. Dettaglio noto quasi a tutti: nelle moschee è obbligatorio togliere le scarpe.

Come comportarsi negli spazi pubblici in Marocco

Consuetudine comune in ogni Paese del mondo è tenere un comportamento in pubblico che rispecchi la cultura, gli usi e i costumi della popolazione locale. Più che altrove, questo accade nei paesi arabi. Ecco alcuni esempi di comportamenti da adottare o da evitare in pubblico in Marocco:

  • salutare le persone con una stretta di mano e un “Salam-Aleikoum”, che vuol dire “la pace sia con te”, o dare due baci sulla guancia partendo dalla sinistra (ma solo se le persone sono dello stesso sesso); se la donna vuole essere salutata, dovrà tendere la mano per prima all’uomo; se non lo fa, l’uomo può comunque salutarla con un cenno del capo. In ogni caso, bisogna assumere un comportamento molto formale;
  • non fotografare una persona senza prima chiederle il permesso, soprattutto se si tratta di una donna;
  • non fermarsi a scattare foto in luoghi molto affollati o dove lo spazio per camminare è ridotto: questo è sintomo di maleducazione;
  • quando si cammina per i vicoli di Medina, ricordare sempre di tenere la destra, in modo da lasciare libero il passaggio a motorini e muli;
  • le donne non dovrebbero mai sedersi accanto a uomini sconosciuti sui mezzi pubblici;
  • non toccare la testa e i capelli della persona con cui si parla, oppure l’hijab di una donna: è un gesto molto scortese;
  • non indicare con il dito una persona quando si parla né fare gesti che alludano a qualcuno che si trova accanto e non si conosce;
  • non mangiare, non bere e non fumare per strada durante il Ramadan;
  • Non consumare o esibire alchool per strada o in luoghi pubblici;
  • È buona norma lasciare una mancia nei ristoranti, a chi vi aiuta con i bagagli, agli autisti e alle guide;
  • non mettere musica alta in pubblico e abbassare comunque il volume quando si sente il richiamo alla preghiera
  • socializzare in un hammam: oltre ad essere un luogo in cui raggiungere la purezza spirituale attraverso il rituale di purificazione del corpo, gli hammam sono luoghi pubblici di socializzazione per uomini e donne, che vi si recano ad orari diversi per non incontrarsi; gli hammam per turisti sono privati e si possono trovare anche misti
  • evitare effusioni amorose in pubblico;
  • Non approcciarsi in modo amichevole ad un uomo o ragazzo, con abbracci o baci sulle guance, o in maniera troppo espansiva e solare, perché è considerata una avance da parte della donna. A volte anche gli uomini sposati non apprezzano il contatto con altre donne.

Come comportarsi in casa di una famiglia marocchina

Se venite invitati a pranzo o cena a casa di una famiglia marocchina, bisogna togliere le scarpe; è usanza portare un regalo (pasticcini, fichi, datteri, nocciole o succhi freschi). Durante il pasto, è considerato segno di buona educazione consumare tutto ciò che vi viene messo nel piatto, e accettare anche il bis, in segno di riconoscenza. Sicuramente la donna marocchina insisterà, ma questa è una forma di rispetto e generosità nei confronti degli ospiti. Se siete davvero troppo pieni, basta toccarsi la pancia e scuotete la testa dicendo “La, shukrran”, il nostro “no, grazie”.  Il tè è simbolo di ospitalità e non va mai rifiutato.

Se state organizzando un viaggio nel mondo arabo, preparatevi dunque ad esplorare una cultura molto affascinante nel rispetto delle loro usanze locali. È così che fa un viaggiatore consapevole.

Lisa Florian

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Marrakech e Deserto

Un tour in Marocco pensato per chi ha pochi giorni a disposizione e che in soli 4 giorni racchiude i must del Marocco

Chi sono

in marocco con lisa

Mi chiamo Lisa e fin da piccola ero affascinata dai racconti di viaggi e dalle altre culture.

Oggi con T.L. TOURS, organizziamo tour in Marocco con l’obiettivo di far conoscere la vera cultura, l’ospitalità e le tradizioni attraverso il contatto con la gente locale

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