Un retreat yoga in Marocco: impossibile, finchè non lo provi

Le persone che praticano lo yoga, non si fanno scappare l’opportunità di unire il piacere e lo svago di una vacanza con dei momenti da dedicare al relax e alla meditazione. Per questo, anche in Marocco si è molto diffuso il retreat yoga, un ritiro dedicato alla pratica dello yoga, prevedendo degli spazi tranquilli e isolati per svolgere questo genere di attività.

Eppure, per molti viaggiatori sembra impossibile riuscire a ritagliare dei momenti per lo yoga, ma sono anche tanti i turisti che hanno già provato un retreat yoga e sono rimasti piacevolmente stupiti e soddisfatti da un’esperienza di questo tipo in Marocco.

Anche perché una terra come il Marocco è decisamente in grado di offrire esperienze uniche in un contesto di pratica dello yoga, per via di tutta una serie di motivazioni che vi racconterò nelle prossime righe.

Yoga e Marocco: ambientazione mistica ed esotica

La prima di tutte è la possibilità di vivere un retreat yoga all’interno di un’ambientazione esotica come poche altre al mondo. Location come il deserto del Sahara, le montagne dell’Atlante o i riad tradizionali, infatti, offrono un’atmosfera talmente suggestiva e rilassante da far appassionare allo yoga anche i viaggiatori più diffidenti.

In Marocco, l’intensità dei colori, dei profumi delle spezie, i suoni di strumenti tradizionali e muezzin che si sentono spesso in lontananza, rendono l’atmosfera un “contenitore” in cui immergersi con tutti i sensi, per favorire la piena consapevolezza di ciò che si sta vivendo.

In un contesto di questo tipo, la meditazione yoga ne guadagna moltissimo in termini di connessione con sé stessi e con l’ambiente circostante, amplificando il senso di questa pratica con la stimolazione sensoriale.

Praticare yoga nel deserto, sulle montagne dell’Atlante o in un riad immerso in giardini di agrumi, inoltre, permette di sperimentare la forza degli elementi. Questo è un tema molto caldo ai cultori dello yoga, visto che la connessione con la natura e con gli elementi è una delle protagoniste di questa disciplina. La terra rappresenta la stabilità e il radicamento, l’acqua è sinonimo di purificazione ed emozioni fluide, il fuoco incarna l’energia e la trasformazione, mentre l’aria evoca la leggerezza e la profondità dei respiri.

L’atmosfera mistica in cui il Marocco è inserito, è anche favorita da una caratteristica tipica della cultura marocchina, e cioè la calma. I rituali si svolgono tutti a ritmi lenti, come ad esempio la cerimonia del tè alla menta. E questa lentezza naturale si riflette nella pratica yoga, favorendo una meditazione più profonda e senza fretta.

Ma nello yoga non può mancare l’esperienza di distacco dal quotidiano, motivo per cui praticarlo in un ambiente lontano dai luoghi tipici della routine marocchina favorisce la capacità di lasciar andare lo stress e di aprirsi a nuove percezioni, rendendo la meditazione più intensa e trasformativa.

Un retreat yoga in Marocco diventa, così, un viaggio interiore che fonde pratica, natura e cultura in un’esperienza unica, che trae maggiore forza dalla fusione con la cultura locale.

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Yoga e Marocco: fusione con la cultura locale

L’integrazione dei rituali della cultura tradizionale marocchina con lo yoga crea un’esperienza armoniosa e immersiva, che unisce benessere fisico, mentale e spirituale. Esempio di questa fusione è la già citata cerimonia del tè, il simbolo per eccellenza dell’ospitalità in Marocco, che può anche diventare un rito di mindfulness. In Marocco il tè si beve lentamente, assaporando ogni sorso con gratitudine, e questa lentezza permette di sviluppare la consapevolezza e di accentuare il momento che si sta vivendo, e cioè di entrare a contatto con due tematiche molto care alle pratiche di yoga.

La filosofia dello yoga, infatti, è quella di invitare a rallentare, a respirare consapevolmente e ad osservare il momento presente senza farsi sopraffare dalla fretta.

Altro elemento rappresentativo della cultura marocchina è l’hammam, il luogo in cui avviene la purificazione del corpo e della mente. E anche in questo si riscontrano delle similitudini con lo yoga, in cui si praticano gli shatkarma, le cosiddette pratiche di pulizia. Vivere un’esperienza rigenerante prima della meditazione aiuta le persone a liberarsi dalle tossine e ad entrare in uno stato di rilassamento profondo. Inoltre, gli hammam sono luoghi dal forte simbolismo spirituale, perché evocano tranquillità e introspezione.

Ad accomunare la vita tradizionale marocchina con lo yoga vi è anche il profondo legame con la natura. Per questo motivo lo yoga si pratica principalmente all’aperto, aiutando mente e corpo a riconnettersi agli elementi e a ritrovare equilibrio.

Questa fusione tra rituali marocchini e yoga trasforma la pratica in un’esperienza in cui corpo, mente e anima vengono coinvolti e accompagnati attraverso un viaggio profondo e autentico.

Yoga e Marocco: l’esperienza del deserto

Tra le tante esperienze che si possono fare in Marocco nel deserto, vi consiglio vivamente di praticare lo yoga. Ma, come per ogni genere di esperienza nel deserto, bisogna partire preparati per affrontare il clima, il terreno e l’ambiente naturale. Dopodiché, non resterà altro che prepararsi a vivere un’esperienza unica perché le dune di sabbia al tramonto o sotto le stelle creano un legame profondo con la natura.

Per praticare yoga nel deserto è importante indossare l’abbigliamento adatto per proteggervi dal sole e dal caldo ma anche dalle raffiche di vento e sabbia, e portare con voi solamente l’equipaggiamento essenziale (tappetino da yoga, crema solare, balsamo labbra ed acqua in abbondanza).

Per quanto riguarda la scelta dell’orario in cui praticare yoga nel deserto, è meglio evitare le ore più calde della giornata e optare per l’alba o il tramonto. In queste fasce orarie, non solo il clima è più fresco, ma anche la luce renderà l’atmosfera ancor più accogliente e suggestiva.

In un contesto del genere, bisogna adattare anche la pratica di yoga. Le più indicate sono quelle con sequenze più lente e meditative, per armonizzare al meglio il corpo con l’energia del deserto, la meditazione silenziosa, per ascoltare il vento e il suono naturale del deserto, le pratiche di respirazione, grazie a cui gestire il clima secco e migliorare la resistenza, e la praticaasana radicanti, che permette di sentire stabilità sulla sabbia. Ovviamente, non bisogna dimenticare di camminare scalzi sulla sabbia e sentire l’energia della terra, pratica che rafforza il radicamento con l’ambiente circostante.

L’esperienza dello yoga nel deserto trasporta i viaggiatori in una dimensione magica e dalla quiete infinita. Decisamente e assolutamente imperdibile.

Yoga e Marocco:meditazioni nei souk

L’incontro tra spiritualità e tradizioni locali rende il retreat in Marocco un’esperienza trasformativa e indimenticabile. E quale miglior modo di unire questi elementi se non quello di fare una meditazione in un souk? No, non sono impazzita, perché anche in un luogo così vivace e caotico è possibile vivere un’esperienza meditativa trasformandola in una pratica di consapevolezza e presenza nel momento.

La pratica non è per nulla difficile, se si impara a concentrarsi. Innanzitutto, si può meditare camminando, facendo una lenta passeggiata tra le bancarelle e concentrandosi sui suoni, sui colori e sui profumi, senza far caso alla frenesia che vi circonda. Se vi concedete il tempo di soffermarvi su un oggetto, un aroma o un suono specifico, osservandolo con attenzione, riuscirete anche da acquisire una diversa e maggiore consapevolezza sensoriale.

E consapevole diventa, così, anche il respiro, perché anche nel caos si può praticare la respirazione profonda e riuscire a sincronizzarla con il ritmo della camminata. La respirazione consapevole dello yoga, infatti, se praticata in un ambiente caotico, permette di godere di diversi effetti benefici, fra cui il mantenimento del controllo e della centratura, trasformando il caos in un’opportunità di crescita interiore e allontanando l’impulso di reagire al rumore e al movimento circostante.

Inoltre, mantenere l’attenzione sul respiro permette di non farsi travolgere dal disordine esterno, e anche questo è un principio fondamentale per molte tecniche dello yoga che migliorano la concentrazione e la capacità di risposta consapevole. Il respiro diventa un ancoraggio alla presenza e il caos si trasforma in uno strumento di pratica meditativa.

Meditare e respirare consapevolmente nello yoga non solo aiuta a rimanere calmi e centrati in ambienti caotici, ma può anche trasformare il caos in un’opportunità per rafforzare la propria pratica e consapevolezza. Che poi, ne sono certa, grazie all’esperienza meditativa, insolita e arricchente del souk, riuscirete a rimanere calmi anche in mezzo al traffico cittadino.

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Chi sono

in marocco con lisa

Mi chiamo Lisa e fin da piccola ero affascinata dai racconti di viaggi e dalle altre culture.

Oggi con T.L. TOURS, organizziamo tour in Marocco con l’obiettivo di far conoscere la vera cultura, l’ospitalità e le tradizioni attraverso il contatto con la gente locale

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