Marocco: viaggio organizzato durante il Ramadan, cosa cambia?

La passione per i viaggi spinge le persone a scegliere località che permettono di tornare a casa con un bagaglio carico di esperienze. Riempire la galleria del cellulare di fotografie che immortalano i luoghi turistici, infatti, non è ciò che conta per ogni tipo di turista, soprattutto per quelli a cui interessa sperimentare la vita e la cultura locale dei paesi che visitano.

Così la pensano anche la maggior parte dei viaggiatori che scelgono il Marocco come meta per le loro vacanze. E che prenotano un tour anche durante un periodo particolarmente significativo per la popolazione marocchina e musulmana in generale.

Mi riferisco al mese del Ramadan, che quest’anno dovrebbe iniziare il 1° marzo 2025 e terminare tra il 30 e il 31 del mese. Infatti il calendario islamico è diverso dal nostro, perché si basa sul ciclo lunare.

Visitare un paese musulmano durante il mese di Ramadan sarà un viaggio davvero intenso e suggestivo, perché è un’esperienza da fare in Marocco che permette anche ai turisti di addentrarsi nel mese più sacro. Osservare la disciplina spirituale con cui i musulmani vivono questo periodo è davvero impressionante, ma a stupirvi sarà anche l’atmosfera di festa che si respira dal tramonto all’alba. Le famiglie si riuniscono, la gente si riversa per strada per festeggiare, tutto è decorato a festa, si condividono pasti fino a tarda notte, si canta e si balla.

Se volete rendere la vostra esperienza di viaggio ancora più affascinante, non privatevi dell’opportunità di organizzare un viaggio in Marocco durante il Ramadan.

Chiaramente, vi torneranno utili alcuni consigli per prendere parte a questi momenti così importanti, sacri e religiosi della tradizione musulmana, tenendo conto che per i turisti, in molti casi, non ci saranno differenze particolarmente significative nello svolgimento del loro viaggio.

Andare in Marocco durante il periodo del Ramadan: cosa bisogna sapere

Quasi tutti sanno che, durante il Ramadan, i musulmani praticanti osservano il digiuno dall’alba al tramonto per un mese. Non tutti sanno il perché, però. Questo mese è il più sacro perché la tradizione islamica crede che Dio abbia rivelato i primi versetti del Corano proprio durante il 9° mese del calendario lunare islamico. Pertanto, per i musulmani, il Ramadan è il mese del ringiovanimento spirituale.

Oltre ad astenersi dal cibo, dalle bevande, dal fumo e dalle relazioni sessuali durante le ore del giorno, la popolazione musulmana si dedica alla carità, partecipa ad ulteriori momenti di preghiera rispetto a quelli tradizionali, trascorre più tempo con la famiglia, legge molto e ascolta le recitazioni del Corano.

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Il digiuno del Ramadan termina dopo la preghiera del tramonto, che si chiama Maghrib, con il momento dell’Iftar, e cioè con la consumazione di un piccolo pasto al tramonto come simbolo che il digiuno della giornata è terminato. Un altro pasto significativo è quello del Suhoor, che si consuma prima dell’alba, verso le 5 del mattino, per segnare l’inizio del successivo giorno di digiuno.

Con l’Iftar comincia la festa. Famiglia e amici si riuniscono nelle case e nei locali – e invitano anche i turisti! – per condividere questo pasto in allegria e socialità. Si mangia di tutto, dal salato al dolce, preparando tutto secondo le tradizioni locali. Nei ristoranti vengono preparati dei piatti speciali proprio in occasione del Ramadan. In alcune moschee, addirittura, vengono offerti pasti gratuiti ai commensali per festeggiare l’interruzione del digiuno.

Ma il momento di festa più importante è quello che celebra la fine del Ramadan, chiamato Eid al-Fitr, una delle festività più felici dell’anno per i musulmani, che dura tre giorni. Se vi troverete in Marocco o in qualsiasi altro paese islamico durante quei giorni, respirerete un’aria di festa, di armonia, di pace e felicità che difficilmente si respira in altri luoghi del mondo.

Marocco e Ramadan: cosa cambia per i turisti?

Ma in questo scenario così rigido durante le ore diurne e così festoso al calar della sera, cosa cambia per i turisti? In molti casi, quasi nulla. Il Marocco è un paese che vive di turismo internazionale, dunque non mancano i luoghi di ristorazione, gli hotel, i caffè-ristoranti in cui pranzare anche di giorno e bere alcolici. Magari non troverete aperte le bancarelle di street food, che di solito sono chiuse durante il digiuno e riaprono 2-3 ore prima di Iftar.

Se viaggiate con i bambini durante il Ramadan, a loro verranno serviti cibi e bevande come al solito, perché i bambini musulmani non hanno l’obbligo del digiuno.

E nemmeno i viaggiatori adulti non musulmani sono obbligati a rispettare il digiuno, anche se sarebbe decisamente rispettoso seguire alcuni comportamenti da buoni ospiti di un paese accogliente. Anche tenendo conto del fatto che, a causa del digiuno, della sete e del poco sonno, i musulmani potrebbero essere un po’ nervosi, dunque abbiate pazienza e siate comprensivi con la popolazione locale, evitando di assumere atteggiamenti che potrebbero irritarli. Ma questa è una “regola” che vale in qualsiasi paese con una cultura diversa dalla nostra.

Se temete di “soffrire” la fame e la sete, portare con voi qualche snack e dell’acqua da consumare durante il giorno, magari evitando di farlo davanti a persone musulmane. E se state pranzando in un locale che serve cibo ai viaggiatori anche durante il Ramadan, è cosa molto gradita lasciare una piccola mancia al personale che sta lavorando per voi.

Evitate di consumare gomme da masticare o fumare in pubblico, perché è vietato dalle regole del digiuno. Ed anche di mettervi in viaggio durante il periodo Iftar poiché troverete molto traffico, perché tutte le persone si spostano per banchettare con i familiari.

Altri consigli di comportamento sono gli stessi che vi do durante qualsiasi periodo o viaggio in Marocco, dunque non cambia nulla se c’è o meno il Ramadan: evitate di scambiarvi gesti d’affetto in pubblico e vestitevi coprendo braccia, gambe, spalle o capelli (soprattutto per le donne quando visitano un luogo di culto).

A questo punto, non vi resta che uscire e rimanere fuori fino a tarda notte e godervi l’atmosfera di festa che caratterizza le notti in Marocco durante il Ramadan.

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Chi sono

in marocco con lisa

Mi chiamo Lisa e fin da piccola ero affascinata dai racconti di viaggi e dalle altre culture.

Oggi con T.L. TOURS, organizziamo tour in Marocco con l’obiettivo di far conoscere la vera cultura, l’ospitalità e le tradizioni attraverso il contatto con la gente locale

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