Se fino a pochissimi anni fa lo scalo più trafficato del Marocco era quello di Casablanca, oggi si registra un boom di prenotazioni per l’aeroporto di Marrakech. Basta dire che all’aeroporto di Marrakech – forse la destinazione più gettonata del Marocco – sono atterrati circa 8 milioni di passeggeri nel 2023 e che i numeri sono altissimi anche per l’anno ancora in corso.
Eppure in Marocco gli scali aeroportuali sono ben 15, serviti dagli aeroporti di Rabat-Salè, Tangeri, Agadir, Al Hoceima, Dakhla, Fès, Essaouira, Errachidia, Laâyoune, Nador, Ourazazate, Oujda, Tètouan e, ovviamente, Casablanca e Marrakech.
Il boom dei viaggiatori che atterrano a Marrakesh ha causato il cosiddetto overtourism, un fenomeno che indica il sovraffollamento turistico che impatta sulla qualità del turismo di una destinazione così gettonata e amata come Marrakesh.
Ma ad essere danneggiato dall’overtourism è anche il modo in cui la popolazione marocchina guarda ai visitatori, sebbene il Marocco sia sempre grato del fatto che una buona percentuale della sua economia interna provenga dal settore del turismo.
Il fatto che il Marocco si sia liberato dalla cattiva reputazione che la cronaca ha affibbiato ai paesi arabi, soprattutto da quel terribile 2001 a questa parte, e che finalmente venga visto come un paese sicuro, ha contribuito a far crescere il numero di viaggiatori che scelgono di visitare questo paese così ricco di meraviglie da scoprire.
Ad essere cresciuto, come dicevamo, è però anche l’overtourism, responsabile dell’affollamento dei luoghi e, dunque, di non far vivere al meglio l’esperienza di viaggio ai visitatori più rispettosi. Quando c’è troppa calca, sia che si tratti dell’aeroporto che dei luoghi di attrazione della città, prima fra tutte la Medina e Piazza Jamaa el Fna, il rischio è che i turisti non possano godersi la vacanza.
Fortunatamente, però, ci sono delle soluzioni per invertire la rotta dell’overtourism che sta mettendo in allarme la città rossa di Marrakech (ma anche molte altre città nel mondo) e per ridare a queste mete turistiche il necessario respiro di cui hanno bisogno per essere apprezzate e scoperte come meritano.
Perché è importante evitare il sovraffollamento turistico in Marocco
Il Marocco è un paese dal patrimonio artistico, culturale e culinario molto vasto, e visitarlo in mezzo alla folla, sopraffatti dalla presenza di avidi turisti in cerca di selfie e stories, non è il modo migliore per conoscerlo.
Nessuno ha voglia di tornare a casa senza essere riuscito a guardare tutto il bello che c’è da conoscere in Marocco, senza aver avuto il tempo di fermarsi a fare quattro chiacchiere con gli abitanti del luogo e sfoggiare le parole in arabo imparate in vista del viaggio, senza essersi rilassato in un hammam o aver imparato a cucinare un tajine o l’harira dopo essere stato ospite di una famiglia marocchina.
E con l’elenco delle esperienze che si possono vivere in Marocco potrei continuare all’infinito. Pensate, per molti viaggiatori – ma anche per me – è una bellissima esperienza anche aver assistito al passaggio di una tempesta di sabbia!
Così come tutti i fenomeni sociali, anche il turismo ha bisogno che vengano rispettate delle regole – anche se più che regole sono dei suggerimenti – per garantire a tutti i visitatori del Marocco di non incappare in difficoltà logistiche dovute all’eccessivo numero di persone che entrano ed escono dal paese e dalle principali mete imperdibili da visitare a Marrakech.
Mettere in pratica delle soluzioni per arginare l’overtourism è importante anche per non pesare sulle strutture ricettive, sulle infrastrutture e su tutti i servizi che offrono le città turistiche e le località di mare del Marocco. Senza dimenticare che in un paese in overtourism si verificano altri fastidiosi fenomeni come l’aumento del costo della vita nelle grandi città turistiche, i danni all’ambiente e lo sfruttamento animale a scopi turistici.
Una soluzione al turismo di massa a Marrakech? Scegli altri aeroporti
Il boom di prenotazioni per atterrare all’aeroporto di Marrakech ha causato l’intasamento dello scalo aeroportuale. Ma ad essere intasate sono anche le strutture ricettive perché non si trovano più camere libere, non si trova un tavolo da prenotare nei ristoranti, e forse non serve nemmeno che io specifichi quanto sia intasata la Medina.
Ma a tutto c’è una soluzione e quello che consiglio ai partecipanti dei miei tour guidati per partire preparati è di pensare a una visita itinerante del Marocco, in modo da non soffermarsi per troppo tempo a Marrakech e contribuire al sovraffollamento della città.
Al nord del Marocco, ad esempio, ci sono città come Tètouan e Tangeri che sono servite dagli aeroporti, ma anche Chefchaouen, raggiungibile dall’aeroporto di Tangeri o Fes. Se volete andare ad ovest di Marrakech per visitare Essaouria, sulla costa atlantica del Marocco, anche qui c’è l’aeroporto. Può essere una buona idea atterrare qui e in seguito recarsi a Marrakech.
E che dire della capitale Rabat? Non merita una visita? In questo caso scegliete di atterrare all’aeroporto Rabat-Salè. L’aeroporto di Rabat, ma anche quello di Casablanca, di Tangeri e di Fès sono collegati con l’Italia e da qui partono molti dei miei tour.
Valutare di atterrare in aeroporti diversi da Marrakech, anche se questo è il più servito, è un’ottima soluzione per evitarne l’intasamento. E anche per preparare gli aeroporti a far defluire più velocemente il flusso di visitatori che raggiungeranno il Marocco per assistere alla Coppa del Mondo FIFA 2030 che si disputerà proprio lì.