La magia del Marocco si può assaporare in moltissimi luoghi, perché ogni angolo del Paese è pieno di fascino, di ricchezza culturale e architettonica, di tradizioni da tramandare e di attività da imparare. Ma probabilmente Marrakech è una città che racchiude la maggior parte di queste esperienze, una meta in cui è possibile vivere il Marocco conoscendo la sua anima più vera.
Marrakech è una città che si fa amare da ogni genere di viaggiatore. Dai turisti più rispettosi, preparati e curiosi, che imparano anche qualche parola in arabo prima di partire, alle famiglie che viaggiano con bambini alle donne che viaggiano sole, dai gruppi di amici alle coppie in cerca di un weekend romantico o di un capodanno diverso dal solito.
Ma quali sono le mete imperdibili a Marrakech? Quali i luoghi da visitare che permettono di conoscere l’anima della città rossa e di rendere magica la permanenza di chi prenota uno dei miei tour per visitare il Marocco o di chi opta per l’organizzazione fai da te?
Viaggio a Marrakech: le tappe a cui non puoi rinunciare
Chiaramente non esiste visita a Marrakech che non includa la Medina con piazza Djemaa el Fna, il cuore pulsante, geografico e spirituale di una delle quattro città imperiali del Marocco, insieme a Rabat, Fès e Meknès. Qui si entra subito a contatto con la vita della popolazione locale, ma anche con tante attività tipicamente pensate per i turisti.
Per questo motivo preferisco indicarvi altre mete che potreste anche non trovare nelle classiche guide turistiche, sebbene ne esistano di molto aggiornate e complete. Anche se dalla Medina ripasserete molte volte, perché alcuni dei luoghi più belli si trovano proprio lì.
1. Madrasa Ben Youssef
Proprio al centro della Medina di Marrakech, infatti, si trova la Medersa Ben Youssef, il più alto esempio di architettura moresca. Fondata nel XIV secolo come la più grande scuola di insegnamento della scrittura e della legge islamica, la Madrasa di Ben Youssef ha chiuso nel 1960, per poi venire restaurata e aperta al pubblico come sito storico nel 1982.
Gli stupendi soffitti di cedro intagliato, gli stucchi e le colorate piastrelle zellij fanno presumere che alcuni degli artigiani che hanno realizzato l’edificio fossero andalusi, viste le somiglianze con Palazzo Alhambra di Granada.
Nel cortile centrale, su cui si affacciano i dormitori ancora visitabili, si può ammirare una grande vasca di marmo di Carrara per le abluzioni, oltre alla pavimentazione interna realizzata con piastrelle bicolori e mosaici di cinque colori diversi. Lateralmente, si trovano due gallerie con colonne rifinite in cedro e stucchi in gesso che riportano sure del corano.
Nella sala della preghiera, il Mihrab, si trovano le decorazioni più elaborate, con motivi di pigne e palme stilizzate che donano un aspetto tridimensionale. Vicino alla Madrasa è possibile ammirare la fontana di Shrob ou shouf e l’annessa Moschea Ben Youssef.
2. Moschea di Koutoubia
A pochi metri da piazza Djemaa el Fna si trova la maestosa Moschea di Koutoubia, la più grande e importante di Marrakech (può ospitare fino a 25 mila fedeli), costruita intorno al 1199 sui resti di un edificio islamico precedente. Questo capolavoro ingegneristico e architettonico colpisce i visitatori musulmani – l’ingresso alla moschea non è consentito ai turisti non musulmani – per il suo magnifico minareto, il più antico dei 3 grandi minareti almohadi ancora esistenti al mondo, e che sovrasta Marrakech dai suoi 69 metri di altezza, visibile a circa 30 chilometri di distanza, ma comunque più basso di una palma.
Un’antica legge locale, infatti, stabilisce che gli edifici del Marocco non possano essere più alti di una palma, per impedire che lo scenario naturale circostante venga nascosto.
Lo stile con cui è stata costruita la moschea è quello arabo almohade e la sua planimetria rimanda a quella di Qayrawan, la moschea più tradizionale. Dentro la moschea si trovano 6 stanze una sopra l’altra ed è circondata da bellissimi giardini aperti al pubblico.
3. I souk
I souk di Marrakech sono il luogo perfetto per chi ama contrattare e fare affari, ma sono anche il posto in cui poter conoscere meglio le professioni artigianali che ancora si svolgono in Marocco. Commercianti di tappeti fatti a mano, di ceramiche artigianali, di lampade marocchine, donne che fanno l’henné, ma anche coloratissimi banchi pieni di spezie di mille colori, sapori e profumi. Nei mercati tipici si trovano anche molti negozietti di souvenir in cui acquistare regalini e ricordi da portare agli amici.
4. Bab Agnaou
Alcune mura risalenti al XII secolo e le 19 porte costruite durante la dinastia degli Almohadi che permettevano di accedere alla Medina di Marrakech, la circondano ancora. Una delle porte più imponenti e affascinanti, finemente decorata con bassorilievi dai disegni floreali, è quella di Bab Agnaou, costruita nel 1100, situata sulla parte meridionale della Medina. È la porta da cui si accede al quartiere reale della Kasbah (la cosiddetta piccola città reale) e, se osservata da lontano, sembra che il colore della pietra cambi.
Dallo stile architettonico ricercato e magnificente, la funzione della porta Bab Agnaou era per lo più decorativa.
5. Tombe Saadiane
Non lontane dalla porta Bab Agnaou si trovano le Tombe Saadiane e il Palazzo El Badi, ed entrambi meritano una visita.
Le Tombe Saadiane sono la più importante testimonianza della dinastia del sultano Ahmad al-Mansur. Questi sepolcri, costruiti nel corso del 1500 ma rinvenuti nel 1917, rappresentano infatti un’opera artistico-architettonica di grande rilievo storico, che ospita circa 200 feretri tra i componenti della dinastia Saadiane, sultano compreso, e personalità illustri del tempo.
All’interno le decorazioni sono molto dettagliate, i soffitti sono a cupola, e si trovano moltissime sculture in marmo, mosaici e stucco intarsiato. La sala più importante, quella delle Dodici Colonne, è stata realizzata con colonne di marmo italiano e stucchi, il tetto è a volta e le porte sono di cedro finemente decorate.
All’esterno ci si può immergere in giardini popolati da rigogliosi agrumeti. Oggi questo sito è una delle principali attrazioni del Marocco.
6. Palazzo El Badi
Altra importante meta turistica imperdibile di chi visita Marrakech è il Palazzo El Badi, costruito sotto la dinastia saadiana, di cui oggi ne rimangono solamente le rovine che comunque riscuotono un notevole interesse. Ma la magnificenza di questa struttura coperta da soffitti in legno di cedro, con i suoi giardini con al centro una fontana monumentale e la sua architettura, si tramanda ancora.
Costruito nel XVI secolo dal sultano Ahmed Al Mansour Saadien Dhahbi e conosciuto anche come Palazzo dei Tre Re o Palazzo Vecchio, era composto da oltre 300 stanze decorate finemente da marmi italiani e oro africano, da piastrelle dipinte a mano, mosaici e onice. 75 anni dopo la sua costruzione, il palazzo venne saccheggiato dal sovrano alawita Moulay Ismail, che si servì dei materiali per edificare il suo palazzo imperiale a Meknès.
Ancora quasi intatte sono le prigioni sotterranee e la terrazza che si affaccia sui magnifici tetti di Marrakech.
Se visitate Marrakech nel mese di giugno, nel Palazzo El Badi si celebra una festa popolare a cui partecipano gruppi musicali e ballerini provenienti da tutto il Marocco.
7. Palazzo El Bahia
Il Palazzo El Bahia fu costruito alla fine del 1800 con l’obiettivo di realizzare il palazzo più imponente di tutti i tempi. Oggi solo una parte del palazzo è aperta al pubblico, ma è impossibile non visitarlo.
Nei suoi 8 ettari di estensione, il palazzo conta 150 stanze circondate da numerosi giardini e cortili, il più sontuoso dei quali è il Cortile d’Onore. Anche se le stanze sono vuote, gli occhi dei visitatori più attenti verranno saziati dai particolari decorativi dei soffitti, fascino che culmina con la visita all’Harem delle 4 spose e delle 24 concubine.
8. Museo Dar Si Said
Gli amanti dell’artigianato e gli interessati della cultura locale non potranno perdersi il Museo di Dar Si Said, lo spazio espositivo più antico della città in cui addentrarsi per conoscere l’artigianato marocchino e osservare oggetti risalenti a diversi secoli fa, alcuni dei quali ancora di uso comune.
Situato all’interno di un riad, il museo ha molte sale espositive ricche di armi decorate, strumenti musicali, utensili da cucina, vestiti, oggetti in rame, gioielli berberi, tappeti di ogni fattura e provenienti da tutte le parti del mondo, inclusi quelli in cuoio realizzati nella Regione del Sahara.
9. Le concerie
Per rimanere sulla scia dell’artigianato locale, Marrakech è una città che pullula di concerie di origine antica, dei luoghi di tradizione e storia del paese. Qui si possono osservare gli artigiani al lavoro, alle prese con le tecniche tradizionali marocchine che trasformano il pellame in cuoio. Le pelli vengono immerse in enormi vasche all’aperto per trattarle prima di tingerle in vari colori, dopodiché vengono calpestate sotto il sole caldo per distribuire il pigmento.
Vi consiglio di accettare il rametto di menta da mettere sotto al naso che vi verrà offerto all’interno delle concerie, perché gli odori sono molto forti e potrebbero risultare sgradevoli.
10. Quartiere e cimitero ebraico
Il vostro tour a Marrakech non sarà completo se vi perderete il quartiere ebraico della città e il cimitero ebraico Miâara. Realizzato nel 1558, il quartiere ebraico ospitava circa 50.000 persone nei suoi anni più floridi. La sensazione è di visitare una città nella città, visti i differenti stili architettonici rispetto al resto di Marrakech, caratterizzati dalla presenza di balconi.